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Piaget il maestro dell’ultrasottile, arte per orologi di lusso

Ventitré dei trentacinque movimenti di manifattura della maison sono calibri ultrapiatti, detentori di 12 record che ne celebrano lo spessore ridotto. Questo straordinario savoir-faire è divenuto l’emblema del marchio Piaget, oltre che l’essenza di una ricercata eleganza.

 

I settori di eccellenza sono sostanzialmente tre: i movimenti di base (a carica manuale o automatici), i calibri dotati delle più importanti complicazioni (tourbillon, calendario perpetuo, cronografo, ripetizione minuti) e i movimenti traforati o squelette, inclusi i calibri tempestati di gemme, arte nella quale la Manufacture de Haute Horlogerie Piaget vanta una straordinaria maestria.

 

Lo sviluppo e la produzione di movimenti ultrapiatti impone sfide tecniche impegnative, che la maison di La Côte-aux-Fées, tra le montagne del Giura svizzero, ha imparato ad affrontare ricorrendo a un’esperienza e a un know-how tramandati di generazione in generazione. Anche i movimenti ultrapiatti più “semplici” (ore e minuti) sono considerati come vere e proprie complicazioni.

 

La loro creazione, infatti, implica una conoscenza approfondita dell’arte dell’orologeria e della miniaturizzazione, al fine di spostare sempre più lontano le frontiere tecniche dei componenti e trascendere le convenzioni tipiche dell’industria orologiera, assicurando nel tempo la necessaria robustezza e prestazioni eccellenti. Il design ultrapiatto aggiunge ulteriori difficoltà alle fasi di progettazione, produzione, regolazione e finitura.

 

Lo sviluppo di un nuovo calibro richiede dai due ai quattro anni di lavoro. In effetti, oltre a inserire la platina e un numero infinito di ruote, pignoni, alberi, leve, rubini, ponti, molle, ecc. in spazi che talvolta hanno una larghezza di appena due millimetri, occorre che i componenti stessi siano il più possibile sottili. Alcune ruote, ad esempio, hanno uno spessore di appena 0,12 mm (ricordando, a titolo di paragone, che un capello misura circa 0,08 mm).

 

Tecnici specializzati verificano accuratamente i vari componenti, affinché siano presenti le caratteristiche di robustezza necessarie per un corretto funzionamento. La gestione degli spazi ristretti tra le varie parti mobili è un altro aspetto di grande importanza. Affinché ciascuna ruota possa girare liberamente e in maniera affidabile, infatti, occorre garantire un gioco di almeno 0,03 millimetri. Durante l’assemblaggio di un calibro ultrapiatto Piaget, fase che richiede una grande maestria per la presenza in alcuni movimenti di più di 400 componenti, un orologiaio esperto deve verificare manualmente il gioco di ogni singola ruota del movimento.

 

In seguito al lancio dei due straordinari calibri del 1957 e del 1960, Piaget si è distinta nella produzione di una serie completa di movimenti ultrapiatti, in grado di indicare le ore, i minuti ed eventualmente anche i piccoli secondi. Nell’intento di realizzare esemplari sempre più sottili e infinitamente piccoli, la manifattura elvetica ha avuto modo di occuparsi anche delle grandi complicazioni. Questo ha reso ancora più straordinarie le sue opere.

 

Fonte: Deluxe Blog

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