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Una pepita d’oro da 250 kg

La fama dell’Italia nel campo orafo non viene messa in risalto solo dallo stile inconfondibile, dai brand e dalle sofisticate tecniche artigiane, ma anche dalle grandiose scoperte che emergono dal sottosuolo.

 

In occasione del Campionato Mondiale Cercatori d’Oro 2013, che si terrà dal 19 al 25 agosto a Mongrado, l’ Associazione Biellese Cercatori d’Oro ha presentato al pubblico una strabiliante scoperta e il drappo che la teneva ben nascosta è stato tolto l’1 giugno davanti al municipio.

 

È stata rinvenuta nella cittadina del biellese una pepita d’oro, un’enorme massa di roccia di genesi naturale costituita da uno dei metalli più preziosi.

 

Essa è alta circa 2 metri per 250 chilogrammi ed è stata chiamata “Welcome Stranger” per ricollegarla alla famosa pepita d’oro australiana che risale al 1872.

 

Tale celebre pepita venne rinvenuta a 400 km a nord di Ballarat, a soli 3 cm sotto la superficie nella zona di Vittoria. I due fortunati cercatori d’oro portarono alla luce un’enorme pepita alta 150 cm per 290 chilogrammi e che conteneva la bellezza di 140 chilogrammi di oro puro. Fu soprannominata “Pepita di Holtermann” dal nome dello scopritore o ancora “Welcome Stranger”, per essere stata trovata da un tedesco in terra straniera.

 

«Il nostro vuole essere un benvenuto ai cercatori d’oro di tutto il mondo», ha spiegato il presidente dell’associazione Arturo Ramella.

 

La pepita ha tenuto tutti con il fiato sospeso in quanto le sue reali dimensioni sono state svelate solo giorni dopo l’annuncio della rara scoperta.

 

Il nome scelto dall’associazione intende creare un collegamento con la già famosa scoperta australiana e dare il benvenuto a tutti i partecipanti al campionato che ad agosto saranno ospitati dalla cittadina piemontese.

 

È il simbolo di tutti i cercatori d’oro, del paziente e lungo lavoro che vi sottende, della magica forza della natura.

 

fonte: informazionidoro.com

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